Teatro

Il concerto della Münchener Kammerorchester nella Cattedrale di Pisa.

Il concerto della Münchener Kammerorchester nella Cattedrale di Pisa.

ANIMA MUNDI Rassegna di Musica Sacra VIII. Edizione 27 settembre, Cattedrale ore 21.00 Münchener Kammerorchester Direttore Alexander Liebreich Pekka Kuusisto, violino Franz Joseph Haydn, Sinfonia n. 26 in re minore “Lamentatione” Johann Sebastian Bach, Concerto in mi maggiore BWV 1042 per violino, archi e cembalo Arvo Pärt, “For Lennart: in memoriam” Franz Joseph Haydn, Sinfonia n. 52 in do minore Prosegue la rassegna musicale pisana Anima Mundi, sabato 27 settembre alle ore 21.00 nel prezioso contesto della Cattedrale di Pisa. La serata è affidata alla Münchener Kammerorchester diretta da Alexander Liebreich in un programma originale che accosta le musiche di Franz Joseph Haydn, Johann Sebastian Bach e Arvo Pärt. La Münchener Kammerorchester (MKO), fondata nel 1950, ha nel suo repertorio sia composizioni classiche che contemporanee. Dall’ottobre 2006 Alexander Liebreich ne è il direttore musicale. Considerato uno dei migliori giovani direttori della città di Monaco, molto amato dal pubblico, ha all’attivo un repertorio composto da sinfonie classiche e romantiche, da Beethoven a Strass, a Bruckner, Wagner e Mahler. È in Italia per la prima volta insieme alla Münchener Kammerorchester proprio in questa occasione. La Sinfonia n. 26 di Haydn ha alcune particolarità. E’ l’ultima ad essere concepita in tre movimenti, prima dell’adesione del maestro austriaco, uno dei più nobili padri del genere allora nuovo della sinfonia, alla scansione in quattro tempi. Il titolo con cui è conosciuta – Lamentatione – fa riferimento alla musica di un dramma medievale austriaco destinato alle celebrazioni della Settimana Santa e che Haydn prende a modello. Sono gli strumenti – gli archi, gli oboi, il fagotto, i corni, il clavicembalo - a sostenere il racconto. Niente voci, niente canto: ogni espressività, ogni tragicità, ogni dolore, è affidato al suono strumentale. Prosegue poi l’omaggio di Anima Mundi a Johann Sebastian Bach. Dopo i sei Concerti Brandeburghesi eseguiti da Gardiner il 20 settembre scorso, è la volta dei tre concerti per volino solo, o due violini, e orchestra d’archi (BWV 1041-143), composti attorno al 1720 nella città di Koethen, dove il compositore ricopre il ruolo di maestro di cappella. Quello in mi maggiore, che si esegue questa sera, è il secondo dei tre. Evidente è l’influsso del concertismo italiano del tempo, in particolare di Antonio Vivaldi, che Bach conosceva, amava e trascriveva. I tre movimenti propongono la tipica alternanza vivace-lento-vivace, ma all’interno di questa cornice e delle sue regole – l’alternanza tra l’insieme orchestrale e il solista, il fuoco inventivo, la costante tensione vitale – emerge la personalità bachiana. “Potrei paragonare la mia musica alla luce bianca, che contiene tutti i colori. Solo un prisma può dividere tutti i colori e farli apparire: questo prisma potrebbe essere lo spirito dell’ascoltatore”, dice Arvo Pärt della propria musica. Il musicista estone ha messo a punto una tecnica e uno stile da lui stesso definiti “tintinnabuli”, una definizione, insieme, religioso e musicale. Il concerto si chiude nel segno dell’autore con cui si era avviato: Haydn. Una seconda sinfonia, successiva di pochi anni alla prima, ma così diversa. Ed è questo un aspetto prodigioso del maestro austriaco: ognuna delle sue 104 sinfonie regala sempre un’intuizione originale, un dettaglio che appare soltanto lì, dunque un’identità. La Sinfonia n. 52 possiede anch’essa la sua teatralità; è fortemente espressiva, capace di rappresentare, nello sviluppo dei movimenti, affetti diversi, è tesa verso quella sensibilità nuova che la musica europea del tempo andava cercando oltre le piacevoli sicurezze dello “stile galante”, verso la più accesa evidenza dello Sturm und Drang (Tempesta e Passione). Anima Mundi offre quest’anno un ingresso gratuito per i concerti in Cattedrale a tutti coloro che, sotto i 26 anni di età, ne facciano richiesta. Sarà sufficiente presentarsi alla biglietteria dell’Opera della Primaziale Pisana, in Piazza Arcivescovado, con un documento di identità in corso di validità e sarà rilasciato un tagliando nominativo – non più di uno a persona - fino ad esaurimento dei 70 posti disponibili nel settore riservato. La consegna dei biglietti sarà effettuata per ogni singolo concerto dal giorno prima dell’evento musicale. La rassegna prosegue con altre due serate: il 1 ottobre in Cattedrale dove sarà eseguito l’inedito Stabat Mater del giovane compositore spagnolo Juan Jaen Quero, primo premiato del Concorso di Composizione Sacra, promosso insieme all’Opera della Primaziale Pisana. A seguire, lo Stabat Mater del compositore pisano Giovanni Carlo Maria Clari, sempre eseguito dal Coro e Orchestra della Cappella Musicale della Cattedrale di Pisa diretti dal Maestro Riccardo Donati. La rassegna si concluderà sabato 4 ottobre con la NDR Radiophilarmonie Hannover diretta dal Maestro George Pehlivanian. Oltre al Cantus in memoriam di Benjamin Britten di Arvo Pärt e alla sinfonia Renana di Robert Schumann, la prestigiosa orchestra eseguirà il Concerto per violino op. 77 di Joahnnes Brahms insieme al giovane, ma già celeberrimo solista Renaud Capuçon.